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Vite resistenti
L'inchiesta "Sessant'anni Resistenti" aveva l'obiettivo di scoprire come hanno vissuto la loro vita le partigiane e i partigiani dopo la guerra. Alcuni hanno fatto dell'impegno civile, politico e sociale nato nella Resistenza la cifra della loro vita, altri hanno custodito l'esperienza resistenziale in uno spazio intimo. Da queste pagine potrete conoscere meglio tante persone alle quali io mi sono, negli anni, molto affezionata. Diventeranno degli amici, dei compagni di strada a cui chiedere consiglio anche in tempi bui come quelli che stiamo vivendo.


Pio Galli. Vivere da una parte sola.
Incontro con Pio Galli, storico leader della FIOM-CGIL: quattro straordinari documenti filmati in cui parla del suo impegno nella Resistenza prima e nel Sindacato dopo la fine della guerra.
Isabella Lavelli
Tempo di lettura: 2 min


Giancarla Pessina. L'impegno nell'ANPI.
Giancarla Riva Pessina si è sempre occupata di scuola ed è stata per anni rappresentante dei genitori. Ha alle spalle una lunga militanza nel PSI e dal 1980 è componente del comitato direttivo ANPI.
Isabella Lavelli
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Vera Ciceri e Gaetano Invernizzi. Che tipi!
Gaetano Invernizzi e la sua compagna di vita e di lotte Fancesca "Vera" Ciceri Inizialmente non mi piaceva l'idea di raccontare la storia di questi due giovani insieme. Hanno infatti avuto un ruolo attivo nella Resistenza e nel dopoguerra in maniera autonoma. Gaetano è stato un importantissimo esponente del Partito Comunista e del Sindacato ma purtroppo ha avuto una vita breve, Vera d'altra parte è stata un partigiana attiva in Valsassina e ha avuto un ruolo importante nell'A
Isabella Lavelli
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Pino Galbani. Dalla Bonaiti a Gusen.
Galbani è uno dei 22 lecchesi che furono deportati in seguito agli scioperi del 1944. La sua è stata una Resistenza alla morte, una lotta per la sopravvivenza.
Isabella Lavelli
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Ferruccio Lavelli. Un nonno speciale.
Questa è la storia di un nonno, di uno che è stato antifascista per tutta la vita. Questo ritratto non è il risultato di una semplice intervista, o almeno non solo, è un concentrato delle sensazioni e dei racconti che una nipote ha ascoltato negli anni.
Isabella Lavelli
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Vando Aldrovandi. Il libraio partigiano.
Di lui fu scritto: Era il coraggio e la battaglia. Era la pace e le colombe di Picasso. Era l’intelligenza e la tolleranza. Era il rischio e la calma. Era l’amicizia e il pudore dell’amicizia stessa. Era l’uomo di una sola idea ma cosciente che il mondo ha bisogno di tutte le idee. Nella memoria di Angela Guzzi: Il suo aspetto rassicurante, la sua capacità di convincimento lo favorirono nel trovare fra la gente del lecchese, della Valsassina e delle vallate circostanti, non s
Isabella Lavelli
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Bruno Sacerdoti. Dall'esilio al Sindacato.
Sono uno che nella vita è sempre riuscito a fare tutto quello che ha voluto e adesso, che è venuto il momento di tracciare un bilancio, dico che nella mia vita mi sono divertito. Ho deciso di raccontare la mia storia e le mie esperienze ai giovani che, per loro fortuna, non correranno il rischio che i più terribili di questi eventi si ripetano. Nel libro “Frammenti di Vita”, Bruno Sacerdoti, uno dei più noti sindacalisti della Cgil, racconta la sua vita, dall’esilio in Svizze
Isabella Lavelli
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Gianna Rocca. Una storia di coraggio.
Gianna Rocca era impiegata presso l’ufficio anagrafe di Rovagnate (LC). Fabbricò diverse carte d'identità false per i partigiani della Val D'Ossola.
Isabella Lavelli
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Luisa Denti Sacerdoti. Giovane staffetta.
Luisa nacque a Lecco. Suo padre era un antifascista e sua madre non aveva donato la fede quando il Duce la richiese a tutte le donne italiane per finanziare l'impresa bellica. Racconta che la gente, per paura, non solidarizzava con gli antifascisti, ma il giorno del funerale di suo padre si trasformò in una grande manifestazione.
Isabella Lavelli
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Vittoria Bottani. In galera per un ideale.
Vittoria nacque a Milano ma operò nella zona di Missaglia. Per la sua attività patriottica dovette scontare un lungo periodo in carcere, a San Vittore dove restò fino alla liberazione.
Isabella Lavelli
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Partigiani a Premana. Storie a confronto.
A Premana ho incontrato alcuni partigiani della 55a Brigata garibaldina "Fratelli Rosselli".
Isabella Lavelli
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"Ermes" Bartesaghi. Vita in montagna.
Bruno ERMES Bartesaghi ci ha raccontato alcuni aspetti della difficilissima vita di montagna. I partigiani della 55ª Brigata Rosselli, come ERMES, avevano due fondamentali problemi da risolvere: il primo era quello del cibo e di non secondaria importanza era l'attrezzatura, l'abbigliamento per ripararsi dal rigido freddo delle valli.
Isabella Lavelli
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Fratelli Besana. Un triste destino.
Carletto Besana , nato a Barzanò il 1 luglio 1920, di professione operaio, dopo l’8 settembre 1943 svolge intensa attività di collegamento e rifornimento fra la Brianza e la Valsassina (Lecco) dove con il fratello Guerino (anch’egli operaio, nato a Barzanò, il 27 settembre 1918) si era unito a bande partigiane. Il 20 luglio 1944, Carletto, incaricato di prelevare armi a Costa Masnaga, viene ferito a un fianco in uno scontro a fuoco. Ricercato, è costretto a rimanere nascosto
Isabella Lavelli
Tempo di lettura: 2 min
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